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RI – BELLARSI = RITORNARE AL BELLO

  • Immagine del redattore: Doriana Guglielman
    Doriana Guglielman
  • 25 gen 2020
  • Tempo di lettura: 6 min

Quante volte ci sentiamo brutte, inadatte, fuori luogo, o semplicemente male? Io personalmente infinite volte. Scegliere di cambiare è un atto di coraggio, quasi una forma di Ri-Bellione. Richiede la forza di guardarsi dentro, accogliere anche ciò che non ci piace, le nostre paure, le nostre ansie, le nostre fragilità, i nostri limiti, perdonarci e trovare nuovi modi per approcciarci alla vita, riconoscere anche i nostri punti di forza, e apportare cambiamenti alle proprie abitudini e routine, con disciplina e impegno quotidiano. Senza coraggio, fatica ed impegno non si raccolgono i dolci frutti del RITORNARE AL BELLO. Del raggiungimento dell’obiettivo tanto agoniato. E’ importante Ristabilire il contatto ... con noi stessi. Dal contatto scaturisce la consapevolezza, dalla consapevolezza l’accettazione e dall’accettazione l’azione necessaria per attuare IL CAMBIAMENTO.

La meditazione può aiutarci a fare spazio, a rendere visibili tutti quei meccanismi emotivi e mentali, che ci impediscono di affrontare questa Ristrutturazione, questo Ri-bellarsi, per tornare al NOSTRO BELLO e sentirci liberi. Cosa significa libertà per ognuno di noi? e cosa ci impedisce di raggiungerla?

Ecco alcuni esempi:

- Possiamo ritrovarci in una condizione di blocco totale e vorremmo stravolgere la nostra vita. Ci si alza un giorno e ci si accorge che tutto quello che abbiamo non ci rispecchia più, sei in una vita che non ti appartiene. Che sia il lavoro, la tua relazione, il tuo aspetto fisico, la tua condizione economica. Senti una grande spinta a migliorarti, hai scoperto che puoi lavorare su te stessa/o, ma non sai da che parte iniziare e come fare. Oppure sei bloccato dall’ansia e dalla paura.

- Abbiamo intrapreso con entusiasmo un percorso di crescita personale, ma la motivazione sembra non essere mai abbastanza. Una settimana va bene, ritagli spazi per te stessa/o, inizi a percepire i benefici dovuti alle nuove pratiche che cerchi di integrare alla tua quotidianità, ma poi basta un passo falso, un giorno in cui sei presa/o da altro ed ecco che ti ritrovi in un attimo intrappolata nelle vecchie abitudini e meccanismi. Diciamo che o fai tutto, oppure non fai proprio niente e questo ovviamente nel lungo periodo ci crea disagio.

- Ci ritroviamo in un momento difficile con il nostro partner e non si riesce più a comunicare, se non attraverso rabbia e urla.

- I nostri ragazzi sono in una fase difficile di crescita (adolescenza) e non riusciamo più ad avere un canale di dialogo fra noi e loro.

E molti altri ed infiniti motivi o situazioni. Qual' è il più grande ostacolo o blocco che stai sperimentando nel tuo percorso di crescita personale?

NULLA E’ IMPOSSIBILE … IL RAGGIUNGIMENTO DI UN OBBIETTIVO … QUESTIONE DI AUTODISCIPLINA E AUTOSTIMA.

Io penso che il ribellarsi abbia molto a che fare con la propria autostima. Come si sviluppa l’autostima? O meglio cosa faccio per mantenerla ben alimentata ogni giorno? In questo post voglio condividere 5 miei rituali che, pratico e alleno ogni giorno, una specie di allenamento per mantenere un alto livello di auto-disciplina nella mia vita. Potrei sembrare troppo rigida e poco spontanea, invece per me darmi delle regole è stato fondamentale, per sviluppare un autostima che era più o meno pari allo zero all’inizio del mio percorso. Auto-disciplina, per me, significa libertà. Significa aprirsi alle possibilità. Significa rimuovere dei vincoli. Significa imparare a scegliere per migliorare la qualità della propria esistenza, vivendo in modalità pro-attiva e non in balia degli eventi. Significa costruire un'esistenza assecondando il proprio potenziale. Auto-disciplina, contrariamente a quanto si possa pensare, per me, significa anche accettare le proprie imperfezioni, avere amore cura e comprensione nei confronti di sé stessi, significa equilibrio e responsabilità nei confronti della propria felicità. Giorni fa ho visto un documentario che parlava di forze speciali militari americane. Quello che mi ha colpito di più, è stato vedere, come questi militari siano allenati per affrontare le condizioni più estreme, dalla fatica fisica, alla pressione psicologica, alla violenza e al dolore. Ma soprattutto che gli uomini che facevano parte di questo corpo speciale, non avevano certo caratteristiche fisiche speciali, ma avevano quel quid in più, che li metteva in grado di superare tutte le prove, una dopo l'altra arrivando a far parte della più incredibile forza militare che esista al mondo. Come si può spiegare questa cosa? È forse determinazione? O questione di forza di volontà? No, è qualcosa di più grande. Qualcosa di inspiegabile, una visione più ampia. È la fiducia di poter arrivare al traguardo. La consapevolezza che ogni mattina ti svegli e hai una nuova opportunità, ovvero quella di dimostrare a te stessa/o la tua forza, le tue potenzialità. Ogni giorno puoi sfidare i tuoi limiti. E non esiste nulla di più forte che la fede in sé stessi. E questo in fondo non è così diverso per ognuno di noi. Come ci spieghiamo che una persona normale sia in grado di fare cose straordinarie e, magari, persone con talenti straordinari si perdono in un bicchiere d'acqua?! Ognuno di noi ha infinite possibilità nel proprio percorso chiamato vita. E il pilastro fondamentale per poter esplorare con curiosità queste infinite vie, è proprio l'auto-disciplina. Auto-disciplina, intesa come quella che caratterizza il corpo militare speciale americano, è quella che muove verso una consapevolezza di potercela fare, in qualsiasi momento, nonostante le avversità e le circostanze. Ecco questa per me è l’AUTOSTIMA. La consapevolezza di potercela fare, cadere ma avere la forza di rialzarti, sempre. L'auto-disciplina si allena. Ogni giorno. E per questo condivido con tutti voi 5 miei rituali, che trovo fondamentali per nutrire la mia autostima, come una sorte di allenamento giornaliero.

1. Cammino, tutti i giorni, nella natura, con il mio cane per minimo 45 minuti. Facendo attenzione alle piante, agli animali, al cinguettio del uccelli, all’incontro con le persone, al sorriso che ci si scambia, al sole che mi accarezza le guance, all’aria che entra e all’aria che esce, sempre nel pieno della consapevolezza che tutto questo ben-essere mi dona.

2. Medito tutti i giorni. E’ importantissimo l’atteggiamento mentale. Questo mi permette di rallentare e di raggiungere spontaneamente uno stato di quiete, dove inizialmente c’è una mente indaffarata dalla vita quotidiana, con tutta la sua agitazione, la sua aggressività, rabbia, paura e ansia. Tutti i giorni trovo minimo mezz’ora per fare “TREGUA”, come dice un mio caro maestro, per rimanere il più possibile centrata e in consapevolezza, la meditazione di metta (amorevole gentilezza) e di gratitudine sono le più gettonate.

3. Leggo. Per quanto banale possa sembrare, leggere ogni giorno può trasformare la nostra intera esistenza. Infatti, gli autori dei libri scelti, sono in grado, attraverso le loro storie, di stimolare la mia introspezione e mi aiutano a riguadagnare prospettiva, quando magari una situazione o un problema mi sembrano insormontabili. Essere disciplinati significa non bloccarsi. Significa non rimanere fermi, lamentandosi, di fronte ad una situazione che non ci piace. A volte leggendo un libro mi viene l'illuminazione che contribuisce a rendere tutto più fluido, a sbloccarmi da pensieri negativi che favoriscono solamente l'immobilità. Leggendo, inoltre, ho l'opportunità di ispirarmi ogni giorno. Gli autori diventano maestri di vita, in grado di donarmi quel "quid" che a volte mi manca per, ad esempio, lavorare bene oppure allenarmi o portare avanti quel compito che proprio non ho voglia di affrontare.

4. Un piano per la giornata. Questo è stato il vero "game changer". Non che prima la pianificazione mi fosse sconosciuta. Anzi. Però, prima, pianificare era sinonimo di procrastinare. Perdevo ore a pianificare nel dettaglio tutto, senza combinare mai nulla. Adesso utilizzo una strategia diversa, più profonda e allineata con la mia vita, dove la vera pianificazione non è quella robotica negli orari, dove tutto deve essere perfetto, ma è incentrata nelle intenzioni e nelle visioni. Avere chiarezza sul cosa fare, il perché lo faccio, quali sono i benefici che mi porterà fare una determinata cosa piuttosto che un'altra, mi aiuta su base giornaliera a non perdermi in un bicchiere d'acqua. Prima infatti se qualcosa non andava come pianificato, mi perdevo, mi sentivo un immediato fallimento e da disciplinata diventavo subito pigra. Adesso sono molto più flessibile, ma allo stesso tempo mi pesa meno il "fare". Azione, dopo azione, dopo azione, ho iniziato a vedere il grande cambiamento, ma non solo nei risultati, bensì nel mio modo di essere. In più, tutto questo, mi mette al sicuro dal ritrovarmi al fare cose all’ultimo momento, in preda ad ansia e preoccupazioni e sopratutto di fretta.

5. Il "positive self talk". Letteralmente significa "parlare a sé stessi in modo positivo". Nella pratica, per me, significa escludere alcune parole dal mio vocabolario. Ad esempio, la parola stanca trovo sia inflazionata. È ovvio che siamo stanchi dopo una giornata frenetica, dove riceviamo milioni di impulsi reali e digitali e dove cerchiamo di portare avanti 200 cose insieme. Cosa dico però al mio subconscio quando esclamo: "sono stanca"?. Dico molte cose, tra cui: "Non hai energia per quella camminata che ti farebbe davvero bene" oppure "Mi merito quella fetta di torta (che adesso sembra buonissima ma domani mi farà sentire uno schifo) perché ho lavorato tutto il giorno"...e così via. Alcune parole demoliscono la mia auto-disciplina e di conseguenza la mia Autostima.

Questi sono quindi i 5 rituali che contribuiscono ogni giorno a rafforzare la mia autodisciplina, che come vedi non è il risultato di qualche strano allineamento dei pianeti, ma piuttosto è la componente di un viaggio di consapevolezza e introspezione. Un allenamento continuo è la chiave del miglioramento, del modo in cui approcciamo la vita, in ogni sfaccettatura ed ambito.

Un Abbraccio

Doriana

 
 
 

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