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Dieci pillole di Mindfulness per i Bambini e per Adulti

  • Immagine del redattore: Doriana Guglielman
    Doriana Guglielman
  • 27 mar 2020
  • Tempo di lettura: 4 min

Sappiamo che la Mindfulness può farci del gran bene. Ne ho parlato più volte, oggi cito in modo particolare il testo “Il genitore consapevole” di Jon Kabat Zinn.

Tra i tanti effetti positivi della mindfulness, uno mi sembra particolarmente utile, a tutti noi “genitori acrobati” che, insieme ai figli, facciamo piroette per stare in equilibrio durante la giornata. Cari funanboli (sì, oggi siete funamboli), la mindfulness vi e ci insegna ad essere meno reattivi, a restare focalizzati sul presente. A goderci la vita per quello che è e per quello che ci dà. ORA: Calmare e calmarsi è importante: tutti abbiamo bisogno di calma e di ritrovare tempi e spazi.

La mindfulness non è una ricetta magica. Non aspettatevi il miracolo: la mindfulness può aiutarci, ma dobbiamo metterci del nostro, e tanto!!. E soprattutto non cambierà i nostri figli. Però un merito ce l’ha, a prescindere: ci insegna a lasciar andare le nostre aspettative per aprirci alla ricchezza dell’esperienza, momento per momento, senza giudizio. Questo è uno spunto prezioso per tutti noi, adulti e bambini.

Accettare non significa subire e soprattutto non reagire, anzi la parola chiave è proprio “Azione”, ma non quella intesa come tutti noi la conosciamo, ma un azione verso l’interno di noi, verso l’introspezione, alla pratica della non RE – AZIONE, ma dello “Stare” . Mindfulness vuol dire:

· lasciare spazio e tempo per il cambiamento, anziché a spingere in una direzione precisa

· riconoscere che i nostri pensieri sono “solo” pensieri e non la realtà

· vivere il valore dell’esperienza, così come è, senza togliere o aggiungere nulla.

La mindfulness è anche rispetto per chi non è interessato alla mindfulness

Quindi, se volete davvero sperimentare la mindfulness, preparatevi all’insegnamento più grande: i bambini sono bambini e hanno diritto ai loro capricci, alla loro esuberanza, alle grida e al movimento (ma esistono le regole perché sono la traduzione pratica del concetto di rispetto). Quindi niente mindfulness per sbarazzarsi dei normali comportamenti infantili! E nemmeno mindfulness su persone interessate a fare altro, perché anche questo è rispetto, accogliere, senza giudizio e amore!

Rendete semplici le cose e se non ci riuscite per lo meno "Mantenetela Semplice"

Kabat Zinn dice che “Mindfulness è portare l’attenzione al momento presente, momento per momento, intenzionalmente e senza giudicare”. Tradotto per i piccoli, significa provare a sentire il corpo o focalizzarci sui suoni, sulle sensazioni e sui colori.


Ecco alcuni spunti:


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· Ascoltate le campane (ma può bastare della buona musica, sapete?) In alcune scuole americane è stato sviluppato un programma in cui in classe, veniva proposto ogni giorno un momento di pausa, ascoltando il suono delle campane, con netti miglioramenti sui livelli di attenzione, tanto che la sua diffusione sul territorio nazionale è stata molto ampia. Non serve che diventiate esperti di campane tibetane: basta ascoltare un po’ di musica, insieme e rilassarsi o ballare. Insieme.

· Inventatevi un rito per la sera

Il momento della nanna è un buon momento per la pratica Mindfulness. Si può provare il Body Scan, la pratica con cui aiutiamo i bambini a portare l’attenzione a tutto il corpo, parte per parte, iniziando dal piedi sinistro, poi al piede destro e poi alle caviglie, e poi via via per tutto il corpo…stando attenti a dire al piccolo come sente ogni parte del suo corpo (Provatelo e scoprirete che resistere al sonno è una vera impresa!)

· Fate attenzione al respiro

Chiediamo ai bimbi di iniziare a respirare e di focalizzarsi sul pancino che scende e sale, magari mettendo un peluche sulla pancia, mentre stanno sdraiati sul pavimento. E’ un’azione semplicissima, che diventa un potente strumento di self management e di consapevolezza del respiro.

· Camminate mindful

Dai che lo sapete: camminare e stare all’aperto fa bene! Allora proviamo a non farci fagocitare da corsi e impegni e proviamo a fare una passeggiata, portando l’attenzione all’ambiente che ci circonda, con suoni, odori, colori. Poi per un minuto l’attenzione alle sensazioni del corpo che cammina…e dopo un po’ di tempo, un minuto alle sensazioni interne ed esterne!

· Ricordatevi di dire grazie

Proviamo non solo a dire grazie ma, alla sera, a chiederci se c’è qualcosa per cui hanno provato gratitudine. In questo modo impariamo ed insegniamo a connettere la parola grazie con il sottostante sentimento di gratitudine per l’abbondanza nelle nostre vite. Possiamo farlo in qualsiasi momento e, soprattutto, possiamo partecipare anche noi alla pratica!

· Viva i supereroi!

Spesso i bambini sono affascinati dai supereroi, che, per antonomasia, hanno abilità sensoriali molto sviluppate. Perché non usarli come stimolo per “sviluppare i sensi”? Il superpotere di manipolare, di assaporare un cibo, di buttare colori su un foglio. Chissà che cosa percepirà spiderman mentre si getta sa una parete all’altra di un palazzo.

· Meditate con i vostri bambini

Meditare richiede una situazione di tranquillità, tempo e metodo. Ma a volte la meditazione si traduce in un abbraccio silenzioso, in una carezza, oppure in un ascolto empatico dei bisogni dei nostri figli. Amore è meditazione.

· Il tempo della settimana

Siamo come il tempo: a volte nuvolo, a volte soleggiato, a volte instabile. Pensarci così aiuta a non identificarci troppo con le emozioni, che di per se sono transitorie. Può diventare un bel gioco: gonfiamo dei palloncini e scriviamoci sopra “L’umore del giorno” e poi usciamo fuori e lasciamolo andare, questo semplice esercizio aiuta il bambino a lasciare andare qualsiasi emozione e a non rimanere attaccato ad essa.

· Mangiate mindful

Ve lo spiego con l’esercizio dell’uvetta: fate assaggiare l’uvetta, o un altro cibo, ai piccoli, chiedendo di masticare lentamente e gustarsi le sensazioni del cibo e magari farci narrare momento per momento quello che la loro bocca, lingua assapora: se dolce, salato, caldo, freddo, succoso ecc..

· Il vero segreto della Mindfulness è: essere emotivamente presenti.

Ma soprattutto, concludendo, non dimentichiamo mai che il modo migliore per stabilizzare l’attenzione dei nostri bambini è … giocarci insieme essendo emotivamente presenti!! Con attenzione a quello che si sta facendo insieme, e non distratti fisicamente o mentalmente da altro. Meglio essere con i nostri figli 5 minuti al giorno, ma essere li con loro e solo per loro. Meglio la qualità alla quantità. Insegnare la mindfulness ai propri bambini li aiuta a sviluppare la capacità di regolare le emozioni e la concentrazione.

Con Amore

Doriana

 
 
 

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