CHE PAROLE USI QUANDO PARLI A TE STESSO/A??? LE PAROLE SONO IMPORTANTI.
- Doriana Guglielman
- 18 feb 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Vi siete mai soffermati ad osservare le parole, o gli aggettivi che usiamo quando ci rivolgiamo a noi stessi? Oppure il tono che usiamo? O l’atteggiamento fisico che assumiamo? In questi giorni ho dovuto affrontare dei giorni emotivamente molto intensi, belli, in apparenza, ma nel profondo, come sempre molto faticosi emotivamente. Anche un giorno felice, a seconda di quello che ci diciamo, può diventare un giorno difficile. Allora ho deciso, come sempre di osservare e condividere con voi.
Hai mai osservato che tipo di parole usi quando ti parli? Sono parole che ti incoraggiano oppure che ti demotivano? Hai un tono gentile ed amorevole? Oppure giudicante e direttivo?
Il linguaggio che utilizziamo internamente ha un impatto molto forte sul nostro stato emotivo. Come dicevo prima, possiamo trasformare qualcosa di semplice, in qualcosa di insormontabile!!
Ci sono parole capaci di farci sentire bene e motivarci, ed altre invece che ci possono limitare e bloccare. E’ molto importante essere consapevoli del “TIPO” di dialogo interiore che abbiamo, in questo momento, qui ed ora. Questo potrebbe aiutarci a cambiare punto di vista, e con il tempo, cambiare i nostri dialoghi interiori e i comportamenti che ne scaturiscono.
Una delle parole che trovo più insidiose, e di uso comune, è sicuramente "devo”. Dietro in devo c’è un mondo. Di perfezione, di ideali, di mete troppo alte, di doveri insopportabili, di emozioni non percepite, di stanchezza non vista, e potrei continuare all’infinito!!
Questa parola comunica al nostro inconscio messaggi conflittuali che evocano resistenza interna. Ad un impegno, più che ad un desiderio, ad una scelta semplice, leggera e facilmente raggiungibile. Il devo, ha in se la PESANTEZZA del dovere, non la LEGGEREZZA del piacere. Ed una cosa pesante è difficile da portare. Pensate di doverla portare per un lungo viaggio. Diventerebbe insopportabile dopo un pò e con facilità si rinuncerà al viaggio.
Purtroppo, questa è la parola che probabilmente diciamo più spesso a noi stessi per spronarci all'azione. Perché è da sempre che ci viene detta, che la ascoltiamo. Dai nostri genitori, a scuola, a lavoro, con il nostro fidanzato/a, in palestra, in televisione ecc… è diventata una parola “AUTOMATICA” che ripetiamo a noi stessi. L’osservazione serve proprio a questo a DIS-INNESCARE il pilota automatico del nostro dialogo interiore e a divenire piloti del nostro stato emotivo. Mi dici nulla??? No è molto, lo so, ma vi assicuro non impossibile. Dovremmo “solo” avere il “DESIDERIO” di rivolgerci a noi stessi in modo differente. Accorgerci della modalità di dialogo e cambiare rotta.
Questa è una parola “INVALIDANTE” dal mio punto di vista. Alza troppo l’asticella della prestazione, abituati come siamo a DOVER dare sempre il massimo, con questa parola rischiamo di non cominciare mai, oppure di cominciare e lasciare a metà dell’opera.
E’ la stessa parola che utilizzano milioni di persone, compresa me stessa, a volte.
Alcuni esempi tipici sono:
“Dovrei passare più tempo a casa con i miei figli”;
“Dovrei mettere a posto il mio ufficio”
“Devo finire questo lavoro per le 10 altrimenti…”
La parolina "devo" non solo non ci aiuta, ma evoca anche un bel senso di colpa quando ti rendi conto di non fare ciò che ti eri prefissato.
A questo punto però potresti pensare: "Ok ma allora cosa posso dirmi per spronarmi all'azione in un modo efficace?
Intanto accorgendoti di tutto questo e poi cominciando con il fare dei piccoli esercizi di consapevolezza, di mindfullness, fermandoti, facendo tre bei respiri, stando in ascolto. E poi magari fare qualche esercizio che ti possa far vedere nero su bianco tutto questo.
Questo è lo scopo del velocissimo esercizio che segue:
TRASFORMA IL DOVERE IN PIACERE.
Il primo passo da fare è individuare i contesti in cui utilizzi la parola "dovere" nella tua vita. Elenca i tuoi 5 “dovrei” più comuni:
DOVREI_________________________
DOVREI_________________________
DOVREI_________________________ DOVREI_________________________ DOVREI _________________________
Per ognuna di queste attività chiediti: "perché la voglio fare?". Questo passaggio è importante perché fa leva sulle motivazioni alla base delle tue scelte. Una volta fatto questo, trasforma l’attività da svolgere in una scelta (potrei) o in un atto di determinazione (voglio, scelgo, andrò).
Esempio:
· “Dovrei iscrivermi in palestra”. Potrebbe diventare: “Desidero iscrivermi in palestra perché vorrei sentirmi più in forma”
· “Devo finire questo compito per le 10”. Potrebbe diventare: “Scelgo di finire questo compito per le 10 in modo da avere molto più tempo libero da dedicare alle mie attività preferite”
· "Dovrei andare dal meccanico a fare controllare quel rumorino che esce dal motore dell'auto." Potrebbe diventare: "Andrò dal meccanico perché preferisco arrivare a casa e mettermi comodo sul divano, piuttosto che smoccolare con la macchina in panne in mezzo ad un incrocio."
Fatto questo cerca di notare il diverso impatto emotivo che ha pronunciare le seconde frasi rispetto alle prime. Potrebbe risultare un modo più leggero, meno rigido e più accogliente di parlare a noi stessi. Ricorda che per via della natura umana ogni volta che pensi che “devi” fare qualcosa, non importa cosa sia, tendi a non volerla più fare.
Cerca, quindi, di essere il più consapevole possibile del modo in cui parli a te, e Utilizza quindi parole che implicano possibilità di scelta e libertà piuttosto che obbligo e costrizione.

Con Amore
Doriana





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